La ricetta dell’espresso all’italiana
Quando parliamo di espresso all’italiana, parliamo di un caffè fatto seguendo alcune regole. Queste “regole” costituiscono la ricetta perfetta dell’espresso all’italiana e sono le seguenti:
1. Macinazione
La macinazione deve avvenire immediatamente prima dell’erogazione. Già dopo 15 minuti, infatti, si perdono il 30-40% degli aromi contenuti nel caffè. Il caffè va quindi macinato al momento, messo nel braccio della macchina, livellato, pressato ed erogato.
2. Dose di caffè
Per un caffè la dose ideale di caffè da inserire è una panetto da 7g per ogni dose di caffè.
3. Erogazione
Se il caffè è stato macinato correttamente, l’erogazione deve durare 25 +/- 3 secondi.
4. Dimensione dell’erogazione
Infine, il caffè espresso all’italiana corrisponde a una porzione tra i 25 e i 30 ml. E’ per questo che i professionisti utilizzano bicchieri graduati, proprio per avere questo riferimento. Nel mio piccolo, cercando di aprire le porte del mondo del caffè a tutti gli appassionati e non solo ai professionisti, ho voluto realizzare un bicchierino in vetro graduato che chiunque può acquistare. Lo trovate sul mio sito sia nella versione singola che nel kit da 6.
Il bicchierino graduato
All’origine della mia proposta di proporre a clienti comuni (non professionisti del settore) un bicchierino da caffè graduato c’è stata una riflessione sulle abitudini più comuni che riguardano il “fare il caffè a casa”.
La maggior parte delle persone, infatti, non ha una macchina a braccio a casa ma una semplice macchina a cialde o capsule. Il controllo sulla “ricetta del caffè” in questo caso è minore (non si controlla la macinazione e non si controlla la dimensione del panetto), ma di può controllare l’erogazione, specialmente se la macchina è fornita di un pressa-cialde regolabile.
Con un bicchierino graduato è più semplice per chiunque controllare l’entità dell’erogazione, senza dover utilizzare bilance o altri strumenti ingombranti o che possono costare anche di più di un semplice bicchierino. Come dicevo, si può misurare anche la lunghezza dell’estrazione pesando l’erogazione, 1ml = 1g.
Perchè la tacca a 30 ml?
Come al solito, ho voluto curare ogni singolo dettaglio di questo mio piccolo progetto. La scelta di mettere la tacca a 30 ml (e non ha 25 ml) non è stata causale.
Quando si eroga un caffè con una macchina a cialde, si crea una crema o schiuma che in realtà non è liquido. Con una tacca a 25 ml, quindi, interrompendo l’erogazione quando la schiuma raggiunge questo livello, il caffè in realtà è venuto più corto.
Perchè la tacca a 60 ml?
La tacca a 60 ml serve per l’erogazione dell’espresso doppio, ideale per chi ama il caffè particolarmente lungo. O era 14 g di caffè perché a dire il vero come approfondirò in un altro articolo, bisognerebbe sempre regolare le macchine professionali bar per erogare un caffè doppio da 14g in due tazzine.
Made in Italy
In accordo con i miei ideali e la mia etica del lavoro, ho voluto proporre ai miei clienti un prodotto interamente Made in Italy. La mia passione è strettamente legata alla tradizione italiana, produco un caffè artigianale in Italia, vendo macchine a cialde Made in Italy delle quali vado orgoglioso in quanto italiano, e non potevo farmi produrre questo bicchierino da nessun’altra parte!
Vetro temperato
Il vetro del bicchiere è temperato. La ricetta ideale dell’espresso prevede infatti che il caffè venga erogato nella classica tazzina in porcellana con un bordo spesso in modo che conservi il calore. Grazie al vetro temperato, il bicchierino graduato ha una dispersione del calore veramente minima. Ho fatto un confronto tra un caffè erogato in ceramica e uno in vetro (in questo bicchierino con vetro temperato) e le temperature sono del tutto simili.
Il vantaggio del vetro è ovviamente quello di poter vedere e controllare l’erogazione in modo da fermarla quando raggiunge la tacca.
Non si lava in lavastoviglie!
I lavaggi in lavastoviglie (quelle casalinghe per intenderci) sono molto lunghi e molto caldi e se eseguiti ripetutamente vanno a schiarire la serigrafia sul bicchierino. Consiglio quindi un lavaggio a mano, in fondo basta sciacquarlo visto che ci abbiamo bevuto solo un caffè.
Le lavastoviglie bar invece hanno lavaggi molto più veloci e danneggiano meno rispetto la lavastoviglie casalinghe.
Il caffè in vetro per valutare la qualità!
Un grande vantaggio del caffè in vetro è che permette di valutare la qualità del risultato in tazza: colore, corposità, crema… Erogare più caffè della stessa lunghezza in vetro è anche molto utile per paragonare diverse miscele e, magari, scegliere quella che fa più per te.
Teniamo sempre presente che, però, il caffè non si assaggia con gli occhi! Una schiuma abbondante, per esempio, non è sempre sinonimo di un caffè di qualità. Anzi! A volte è semplicemente sintomo di un’elevata quantità di Robusta che è la qualità meno pregiata del caffè.
Il mio bicchierino in vetro temperato graduato è disponibile sul mio sito. Corri a dargli un’occhiata!