La mia storia è intrinsecamente legata alla mia città, L’Aquila. La mia bellissima città è anche chiamata la città dei 99: 99 piazze, 99 fontane e 99 chiese… Chi non lo sapeva, ora capisce da dove ho preso l’ispirazione per il mio caffè: 99 Caffè® (marchio registrato). Me l’hanno chiesto in tanti, e allora ho finalmente deciso di parlarne. Qui racconto la mia storia e vi parlo della mia miscela più corposa: la Miscela Abbraccio 99 Caffè.
Come nasce 99 Caffè?
Come dico sempre, il caffè è la mia passione. E 99 Caffè nasce proprio da qui, dalla mia passione, dalla volontà di creare un caffè che fosse “il mio caffè”. Sono cresciuto in una famiglia che produce alimenti da oltre 40 anni: i miei genitori hanno creato il brand Dolci Aveja che produce dolci e liquori della tradizione abruzzese. Ho iniziato a maneggiare materie prime e processi di produzioni fin da piccolo, e sicuramente questo ha avuto una certa influenza.
Ma perché proprio il caffè? Per un motivo molto semplice: sono da sempre un appassionato di caffè. Nei miei viaggi, sono sempre andato alla ricerca di caffè particolari, delle migliori caffetterie per ogni luogo che visitavo. La mia passione, così, non si è mai affievolita, anzi, è cresciuta tanto che ho iniziato a coltivarla con dei corsi di formazione.
Ho scoperto che il caffè è un mondo vastissimo. Un mondo fatto di piantagioni sparse in tutto il mondo, di materie prime diverse, di importazione, del processo di tostatura che regala al caffè caratteristiche uniche, del processo di estrazione del caffè che si può fare in mille modi ottenendo risultati diversi.
Dietro quella bevanda da 25 ml, allora, c’è un vero e proprio mondo che volevo scoprire. Ho iniziato a studiare, ho preso delle certificazioni, tra cui la più famosa è quella della Speciality Coffee Association (SCA).
Oltre ad acquisire le conoscenze per poter creare il mio caffè, è cresciuto anche il desiderio di divulgare le informazioni che ho appreso, nei corsi ma anche con la mia esperienza. E così sono nati il mio canale Youtube, e questo blog, dove cerco di trasmettere la mie conoscenze, far conoscere il mondo che c’è dietro questa bevanda, sfatare o confermare i miti che ci sono sul caffè, e condividere la mia passione. Mai sarà un blog o un canale di parte, dedicato a pubblicizzare il mio caffè, il mio scopo è divulgativo, cercare nel mio piccolo di diffondere cultura e conoscenza sul caffè, cosa che purtroppo in Italia troppo spesso manca, anche se siamo la patria dell’espresso Italiano.
Parlando di formazione, in qualche modo le migliaia di assaggi di caffè che ho fatto in praticamente tutte le città in cui ho messo piede hanno fatto in qualche modo parte della mia formazione. Ovunque vado, cerco le caffetterie più importanti e cerco gusti nuovi. Ho scoperto tanti modi di gustare il caffè: il caffè americano, quello in filtro, un espresso in un bar del Sud Italia e uno in un bar del Nord, e tanti altri in giro per il mondo, spesso aberranti e aquosi. Nessuno mi è mai piaciuto di più dell’espresso all’italiana, corto, forte e cremoso.
Con questo bagaglio di consapevolezze, avevo voglia di esprimermi con un mio caffè che fosse il risultato di tutto quello che avevo imparato e di tutto quello che mi era piaciuto.
Ho iniziato a collaborare con dei torrefattori e a creare le mie miscele, fino a quando mi sono sentito pronto per iniziare a creare un caffè che fosse tutto mio.
99 Caffè: come lo volevo?
Quando ho iniziato a fare il mio caffè, ero già un venditore e conoscevo alla perfezione le miscele che vendevo. Sapevo che tra i diversi brand non c’erano chissà quali differenze. Il consumatore, con un assaggio bendato, può distinguere un caffè Borbone – tipica miscela del Sud, forte e robusta – da un Illy – che invece è un caffè più morbido; ma poi le diverse miscele si somigliano un po’ tutte. Una Borbone nera si distingue difficilmente da una miscela Borbone Rossa se si è bendati e così via.
Il mio caffè 99 Caffè doveva essere diverso: volevo creare delle miscele che si potessero riconoscere a occhi chiusi. Volevo creare un caffè di eccellenza e per fare questo sono andato a scegliere le materie prime, ho studiato una tostatura ideale, e tutto questo ha fatto sì che chi assaggia una mia miscela decisa la troverà molto diversa dalla mia miscela morbida.
Volevo anche che 99 Caffè rispecchiasse i miei sentimenti verso questa bevanda: per me, il caffè è una coccola quotidiana. Non ho mai bevuto il caffè tanto per, me lo sono sempre gustato in ogni sua sfumatura, godendomi ogni istante del rituale. Da qui si capisce anche come mai ho voluto dare alle mie miscele dei nomi che sono dei gesti d’affetto.
99 Caffè: le mie Miscele
La mia miscela decisa si chiama Abbraccio perché l’abbraccio è un gesto di affetto molto forte. La mia miscela delicata si chiama invece Carezza, un nome che richiama un gesto più delicato. La mia miscela decaffeinata, invece, si chiama Pensiero: un gesto d’affetto presente ma che talvolta neanche arriva al destinatario, a rappresentare un caffè buono a tutti gli effetti ma senza caffeina.
Essendo un torrefattore artigianale, non produco solo queste miscele. Mi piace sperimentare, per cui ogni mese propongo miscele diverse. Queste sperimentazioni sono possibili solo con il caffè in grani o macinato, perchè per mettere in cialda o capsula un caffè ci vuole sempre una quantità di chili molto elevata, per cui non è un processo che si addice a sperimentazioni. Tutto quello che finisce in cialda o capsula è già qualcosa che ha trovato corrispondenza nel pubblico ed ha già passato quel lungo processo di affinamento per far si che venga un eccellente risultato in tazza da una cialda o capsula. Sono mesi di studio e di assaggi…
99 Caffè: Miscela Abbraccio
La mia Miscela Abbraccio è la mia miscela più forte, quella decisa. Essa nasce da un’ispirazione totalmente napoletana. Ho vissuto 2 anni a Napoli e ho visto come il caffè in questa città è un vero culto, ed ha determinate caratteristiche.
Il caffè napoletano deve essere bollente, deve scottare! Ma deve essere molto corposo; deve avere, quindi, una crema molto persistente che fa sì che lo zucchero, una volta versato nella tazzina, non vada a fondo.
Con la Miscela Abbraccio, ho voluto ricreare l’espresso tipico napoletano in cialda o capsula, partendo da un rischio: tutti gli intenditori di caffè ritengono l’arabica un’eccellenza, ma io non volevo fare un caffè per soli intenditori. Volevo fare un caffè eccellente ma per tutti, nel costo e nel gusto.
La Miscela Abbraccio ha quindi una forte componente di Robusta, perchè appunto la crema, la corposità viene data dalle provenienze di caffè verde e di robusta. Il rischio è stato quello di creare una miscela decisa 100% robusta, senza compromessi.
La Robusta è considerata un caffè di minor qualità, ma non è sempre così. E’ teoricamente il caffè più economico, ma ci sono varietà di robusta che sono eccellenti. La Miscela Abbraccio parte da due qualità di Robusta di eccellenza, una africana e una indiana, che ho miscelato per ottenere un caffè corposo, con dei sentori di cioccolato, liquirizia, crea una crema molto densa, ed ha una colorazione piuttosto scura, proprio come l’espresso napoletano al quale mi sono ispirato.
Qui la scheda della miscela Abbraccio.
La Miscela Abbraccio è dedicata a chi ama il caffè napoletano, forte e corposo, che sa di cioccolato. Non è adatto, invece, a chi ama il caffè più delicato. La Miscela Abbraccio è forte, senza avere un sapore di bruciato, ideale per assumere quella carica di caffeina che ci fa partire al mattino.
Della Miscela Abbraccio ho creato diverse compatibilità – dalle cialde alle capsule, oltre che macinato e in grani. La modalità di estrazione incide sul risultato in tazza e sul gusto del caffè. Per cui partendo da una stessa miscela si hanno delle differenze. Sarà la vostra attenzione a trovare la giusta lunghezza di erogazione per renderla perfetta per i vostri gusti… e se non vi piacerà saprete che siete da Miscela Carezza 😊 morbida e delicata come una carezza appunto.
Così è nato il mio caffè 99 Caffè e, in particolare, la mia Miscela Abbraccio, un caffè forte, eccellente, e adatto a tutti gli amanti dell’espresso napoletano!